Stelvio: ottimo debutto al Pirovano


Il Gis ricomincia da nove al Passo dello Stelvio. E i nove, dopo quello che leggerete, potrebbero moltiplicarsi per tre o per quattro il prossimo anno. E’ stata infatti una settimana di grande sci, in pista e fuori pista, quella vissuta tra il 7 e il 13 ottobre scorso da


Massimo Pilo, Corrado e Federico Giustiniani, Roberto Micalli, Aureliano Cicala, Gabriella Leonzi, Roberta Celot, Giusi Franzese e Paola Fichera, ospitati all’Hotel Pirovano,cento metri più su del Sertorelli che, come sapete, è stato venduto, e dunque a pochi passi dalla funivia.
Eccellente l’accoglienza. Stefano, il direttore dell’albergo, si è fatto in quattro per venire incontro alle nostre esigenze, a cominciare dal prezzo (55 euro al giorno per la pensione completa, ma una volta che volevamo restare sulle piste, ci è stata spedita al Livrio, per funivia, una cassa con panini, dolci, frutta e acqua minerale). Alla pensione abbiamo aggiunto180 euro per cinque giorni di scuola e 140 di skipass. Alla portineria c’era Mario, una vaga rassomiglianza con il nostro presidente, di cui sembra lo zio, e una più che quarantennale vocazione nell’andare a cercare sui ghiacci reperti della Seconda guerra mondiale. Basti pensare che è salito 120 volte sul Cristallo. Il suo ultimo ritrovamento è del 13 agosto: un paio di ghette-moon boots, con ramponi sotto la suola, usate sopra gli scarponi dagli austriaci per proteggersi dal freddo.
Al Pirovano c’è di tutto: wi-fi, piscina, palestra, idromassaggio, sauna, ping pong, calciobalilla (abbiamo fatto un mini-torneo giallo) e giochi vari. La sera si esibiva un ottimo pianista che invitava al  karaoke. Al piano di sotto c’è un negozio che affitta sci e vende attrezzatura, creme e giornali. Più che soddisfacente, a giudizio di tutti, la cucina. L’albergo era quasi tutto pieno.
Ma tutto questo non bastava. Ci volevano neve e bel tempo. E, a dispetto delle previsioni svizzere e altoatesine, che ogni sera ci davano il cordoglio, ce la siamo cavata più che bene. L’unico giorno brutto, che però non ci ha impedito di sciare, è stato il martedì. Qualche notte ha nevicato, e la mattina ci ritrovavamo il cielo azzurro e dieci centimetri di neve fresca, su cui era eccitante quasi più di un rapporto sessuale, andare a disegnare rotondi ghirigori dietro al maestro Cristiano. C’è un filmino che racconta tutto questo, dateci un’occhiata. In pista abbiamo riabbracciato Matteo Nana, che insegna a master e a ragazzi di sci-club.
A proposito: il ghiacciaio era in quel momento l’unico in Europa ad essere aperto, e va da sé che fosse frequentato da tutte le squadre nazionali: una mattina abbiamo contato 18 tracciati, tra slalom e giganti, in tre diversi teatri. C’era la squadra azzurra al completo e abbiamo fatto quattro chiacchere con Denise Karbon, Maneula Moellg, Peter Fill, Innerhofer e altri ancora. C’erano poi la nazionale francese, quella svizzera, gli austriaci, i croati, gli svedesi e americani sparsi.
C’era anche la squadra azzurra di snowboard, e quella dei diversamente abili. A proposito di diversamente abili, la garetta finale di classe è stata vinta da Corrado, davanti a Roberto, Federico e Aureliano. Ottimi progressi di Gabriella, completamente ristabilita dagli incidenti che l’hanno afflitta. Oltre ai soci Gis, nella nostra classe c’era anche un medico, Bruno, e quindi stavamo tranquilli.
Stefano, il direttore, è pronto ad accoglierci anche a giugno, quando c’è più neve ancora e le scuole sono finite. Si è detto pure disposto  a inserire nella settimana dei fuori-programma per i più fanatici. Tipo, il mercoledì o il giovedì, dei percorsi cronometrati sui paletti, per vedere – senza l’ansia della gara – quanto siano redditizi i tentativi di adottare la nuova tecnica: spalla esterna alla curva bassa, e alta invece quella sul palo, in modo da favorire la massima angolazione e schizzare sulla porta successiva.
Per 20 euro, infine, ciascuno ha potuto ritirare una chiavetta in cui erano state scaricate tutte le sue sciate riprese al videoski, fuori dai pali, in gara e di gruppo in neve fresca. Di tutto questo parleremo sicuramente alla settimana del Gis.
Un abbraccio e…buona neve a tutti                                                                       
    Corrado Giustiniani