In ricordo di Rolly Marchi


Lo si riconosceva da lontano, con quell’aria un po’ svagata e sopra le righe, eppure il collega Rolly Marchi è riuscito a far amare e conoscere la montagna e lo sci a intere generazioni. Se ne è andato a 92 anni, il 14 ottobre scorso, e per l’estremo saluto ha voluto che nella piccola chiesa di Centa S. Nicolò, in Trentino, fosse cantata «Yesterday» dei Beatles, «a significare tutto ciò che è alle nostre spalle», aveva detto.

«Rolly Marchi, di professione Rolly Marchi», ha sintetizzato l’amico ed alpinista Cesare Maestri, a ricordare un personaggio a tutto tondo, giornalista in primis (cronista di sport sin dalla fine degli anni Trenta, ha seguito diverse edizioni dei giochi olimpici) per essere poi conosciuto come uno degli inventori della 3Tre e l’indiscusso creatore del Trofeo Topolino, la palestra di piccoli campioni che negli anni ha diplomato molti degli atleti della mitica Valanga Azzurra e ancora oggi sforna i fuoriclasse della Coppa di Cristallo. 
Tra gli aneddoti, il fatto che fu l’unico giornalista italiano ad assistere alla gara di sci da fondo che alle Olimpiadi di Grenoble vide la mitica vittoria del trentino Franco Nones nella 30 chilometri: nessuno, a quel tempo, voleva sprecare tempo con una disciplina come il fondo. I figli hanno ricordato l’amore viscerale del padre per la neve, raccontando come gli piacesse ricordare «quanto il mondo fosse ingiusto, perché non tutti i popoli hanno neve nella stessa quantità».
Amico di Buzzati e di Gianni Brera, d’estate portava Indro Montanelli lungo i sentieri di Cortina e ha scritto molti libri, alcuni diventati «classici» della montagna, come «Le mani dure», e «Il silenzio del cicale», e «Ride la luna» che entrò nella selezione del «Campiello».
Aggiunge Franco Sitton : "Rolly, uno dei pionieri del GIS(ai tempi di Mike Bongiorno, Ravegnani, Verrati ecc)  ha vinto la combinata slalom gigante - slalom speciale ai "mondiali" o più correttamente all' incontro internazionale di Cortina del 1960 (138 partecipanti di 17 Paesi con il "debutto" del Giappone). Rolly Marchi è il primo sciatore italiano a figurare nell' albo d'oro dello SCIJ: bisognerà attendere ben 13 anni prima di trovare la "valanga azzurra" dominatrice nella combinata: Italo Kühne (1973) Giorgio Destefanis (1974, 76 e 79) Piero Marangoni ( 75 78 e 82 ) e poi tanti altri ...Erano anche gli anni di Thoenii, Gros e compagnia bella".
Il Gis saluta un amico.

                                                                                                                            di Barbara Goio