Sciolina notturna, pasta al pesto e cinque medaglie: i successi del Gis a Baqueira/Beret


7400.jpg"Di solito non è così". Quasi tutti quelli che incontravamo a Baqueira ci tenevano a sottolinearlo, come a dire che un'intera settimana di sole, da queste parti sui Pirenei, è cosa rara. Eppure per quest'ultimo Scij è esattamente quello che Baqueira/Beret ci ha regalato: piste perfette, sole a catinelle e la possibilità di vivere tanti bei momenti insieme.


IL PROGRAMMA - La squadra spagnola, in collaborazione con l'IC, ha confezionato un programma perfetto, con il giusto spazio dedicato alla scoperta della Val d'Aran, agli approfondimenti internazionali e alla convivialità. Tra i momenti più emozionanti l'incontro di lunedì dedicato alla libertà di critica alla religione: dopo un accorato racconto della francese Astrid Wendlandt, in prima linea a raccogliere le info sull'attentato a Charlie Hebdo, ci si è confrontati sulle diverse situazioni in materia di libertà d'espressione, grazie alla toccante testimonianza dei colleghi in Marocco ed in Turchia. Un momento di grande condivisione, molto sentito e partecipato, che è andato al di là della solita retorica di facciata. In molti hanno detto: "Questo è lo Scij!". Una giornata alla scoperta delle bellezze romaniche della Val d'Aran, nonché l'emozionante video sui 50 anni di Baqueira, meta preferita dal re di Spagna, ci hanno fatto conoscere i retroscena di un'area in pieno sviluppo turistico che, udite udite, riesce a fare utili senza alcun contributo pubblico. D'altra parte qui siamo nel cuore della Catalogna, e l'incontro con esponenti autonomisti nel corso dell'incontro di venerdì ha permesso di affrontare temi estremamente attuali come la divisione delle risorse e l'autodeterminazione dei popoli.

ASSEMBLEA - Dopo alcune contestazioni procedurali è stato votato che il prossimo Scij si terrà nel 2016 a Kopaonik in Serbia. Per quanto riguarda l'edizione 2017 sono in corsa la Svezia e la Francia e su questo tema si dovranno esprimere i delegati che parteciperanno allo Scij estivo in Vallonia a giugno: solo in quell'occasione le nazioni candidate potranno comunicare se ciò che era stato organizzato per il 2016 può essere posposto al 2017 o, al limite, al 2018. Son tutte e tre proposte estremamente interessanti e ricche di spunti giornalistici. Nel corso dell'assemblea sono stati eletti anche due nuovi vicepresidenti. Betty Clareen del Belgio ha preso il posto di Patrick Kinsella come responsabile del team building, mentre il bulgaro Alexander Bogoyavlenski si occuperà di social media e comunicazioni al posto di Marica Finnsio. Sia Marica che Patrick non si sono ricandidati.

CIBO E FESTE - Ovviamente non c'è Scij senza serata delle nazioni, durante la quale l'Italia ha messo nel piatto un'inedita pasta al pesto, con la salsa preparata apposta per noi da una prestigiosa bottega piemontese e portata sui Pirenei dal neopresidente Francesco Marino. Quando finalmente siamo riusciti ad impiattare, l'entusiasmo è stato altissimo. Come al solito la parte più complicata per i nostri chef è stata combattere per i fuochi (i marocchini erano riusciti ad averne addirittura due per le loro zuppe di montone), per le schiumarole (l'albergo non ci ha voluto dare uno scolapasta), e per la zuppiera (ne avevamo solo una). Ma anche grazie alla nostra ambasciatrice Maria Luisa Chioda che ha saputo recuperare il necessario, l'impresa è stata portata avanti con grande successo. Gli ottimi vini piemontesi e marchigiani, portati da Francesco e da Gigi Brecciaroli hanno accontentato i palati più esigenti. Va sottolineato che in un momento di effettiva difficoltà, la squadra italiana ha saputo dare il meglio e tutti hanno lavorato insieme, con entusiasmo e partecipazione. Tra le specialità delle altre nazioni, si ricorda l'ottima offerta della Spagna, orgogliosa di giocare in casa, e le crocchette di insetti belghe. Ebbene sì, noi tutti abbiamo mangiato vermi fritti!

La festa è proseguita sempre più indiavolata tanto che a fine serata ci siamo ritrovati a contare i feriti: un ragazzo irlandese è finito all'ospedale per una capocciata mentre il nostro Stefano De Franceschi, new entry subito amato da (quasi) tutte le donne dello Scij, si è ritrovato con una brutta lussazione del gomito a causa di una ballo troppo frenetico con un'energica e misteriosa ballerina. L'handicap non lo ha però dissuaso dal partecipare alla gara di fondo dove è riuscito a ottenere un ottimo piazzamento che gli è valso un premio speciale per la sportività. Bravo!

Non sono poi mancate le serate in disco, con Dj Breccia che è riuscito ad infiammare le notti e regalare divertimento ad oltranza: di questo però riferisco solo per sentito dire visto che, mio malgrado, non vi ho partecipato. Tutti tirati a lustro per la serata di gala di venerdì, una tradizione a cui l'IC tiene moltissimo: tra chiacchiere e cibo (un po' scarso a onor del vero), nonché ottimo vino spagnolo, si è fatta nottata, nel senso che è stato il momento per condividere gli ultimi momenti insieme prima che alcuni già partissero alle 3 del mattino. A seguire il pullman che ha lasciato Baqueira, anche le nostre Roberta e Manuela di cui si sono perse le tracce per alcune ore: si sa che sono state trovate che dormivano in macchina in una piazza di qualche sperduto paesino di montagna.

GARE - Nonostante mancassero alcuni atleti di punta del Gis, e con una compagine nemica estremamente agguerrita, ce la siamo comunque cavata bene. Che vuol dire un oro nel gigante per Mugnaini, un argento nel fondo ed un bronzo nel gigante per Brecciaroli, e due meritatissimi argenti nella combinata per Mugnaini e Brecciaroli. De Franceschi, Serdoz e Fontana sono rimasti in odore di vittoria, e si sono dovuti accontentare dei quarti posti. E neanche il rito wodoo della sciolinatura notturna collettiva ha potuto fare granché contro le congiunture avverse.

Inoltre, abbiamo dovuto affrontare anche una grave perdita nelle nostre fila: la wild card Ale Corbi, giocata dal past president Filippo Cicognani per portare lustro alla squadra agonistica non si è presentato alla linea di partenza della gara di fondo. L'abbiamo atteso invano, convinti che la sua partecipazione avrebbe rivoluzionato il medagliere, ma neppure l'impegno dell'amica slovena Maya, che aveva giurato che avrebbe fatto la gara insieme a lui, ha potuto cambiare il destino. Di Ale quella mattina non c'era traccia. Riapparso nel pomeriggio, non ha saputo giustificare l'assenza, sicuramente dovuta a motivi su cui regna il massimo riserbo.

Il capitano

Barbara Goio