Scij in Spagna, le pagelle del capitano Barbara Goio
Breccia - Quando è in pista, è una garanzia. E si capisce subito cosa gli piace fare per davvero: sciare, divertirsi e far divertire. Comunque un punto di riferimento per la squadra.
Chioda - La donna dalle mille risorse. Sa rubare una schiumarola senza che il cuoco se ne accorga e sa sdrammatizzare ogni situazione. D'altra parte, una che riesce a zittire Cruciani, le
palle ce le ha davvero, nascoste sotto trucco e fard.
Corbi - Impegnato nella sua sfida personale contro Sensini, ha un po' perso d'occhio il resto degli eventi. Quanto al fondo... vedi sopra.
De Franceschi - Ce lo invidiano un po' tutti: bello, atletico, sportivo, sembra uscito da un fotoromanzo. Adesso è disperso tra i ghiacci delle Lofoten, e questo lo fa ancora più "bello e impossibile". Ma è uno che non se la tira assolutamente, e questa è la cosa più importante di tutte!
Fontana - Nonostante il mal di schiena che i primi giorni le impediva persino di mettere gli sci in spalla, ha lottato duro. Purtroppo solo per sfiorare il podio. In compenso, medaglia d'oro in combinata nordica, mi si dice.
Marino - Il Presidente è stato molto impegnato nel tessere relazioni bilaterali con esponenti delle squadre a noi vicine, la Svizzera, la Croazia, la Slovenia, un lavoro di intelligence che permette all'Italia di restare tra le componenti più forti e rispettate dello sci club internazionale. Di sicuro la medaglia d'oro per il "Pavarotti" dello Scij gli è stata attribuita a furor di popolo.
Mugna - Arrivato in tempo per la gara di gigante ha saputo, come al solito, dare il massimo. Un uomo, una garanzia. Che non si risparmia mai. Sempre con grande simpatia.
Orsini - Attento, preciso, presente. Ha partecipato agli incontri e ai think tank portando ilcontributo dell'Italia. E ha saputo subito dare impulso al flusso di informazioni dei social media aggiornando in tempo reale il sito del Gis e la pagina FB. Ottimo lavoro.
Serdoz - Anche lei in odore da podio, ha dovuto fare i conti con concorrenti molto esperte e determinate. Ma non si è mai lasciata intimidire: pugno di ferro in guanto di velluto.
Sensini - Da bravo HM ha fatto quello che ha voluto, senza mai perdere d'occhio la squadra. Ha battuto Corbi, e questo porta la sfida tra i due ad un nuovo livello di competizione.
Tiberi - Se ha sbagliato è stato solo per eccesso di zelo, come quando ha messo al sicuro la giacca di Roberta (con soldi, cellulare e documenti) facendole prendere un enorme spavento. Ma si è sempre impegnato con entusiasmo in tutto: sci, incontri, cucina, feste, convivialità, umorismo. Una prima volta da incorniciare.
Vergnano - Ha saputo presidiare il tavolo alla serata delle nazioni, in un contesto in cui ci si portava via anche le sedie da sotto il sedere. Inoltre ha sempre dato la sua disponibilità nel dare una mano nei momenti più impegnativi. Un sorriso aperto, e la voglia di fare squadra.
Grazie a tutti voi!
Barbara