Forme bianche, le foto di Gisella Motta a Sestriere


mostra1.jpgLe foto di Gisella Motta in mostra a Casa Olimpia a Sestriere con il Gis in occasione della Coppa del mondo femminile di Sci del 10 e 11 dicembre 2016. Venerdì, 9 dicembre, alle 16,30, sempre nell'ex casa cantoniera, in collaborazione con l’Aips (Associazione stampa sportiva internazionale) e l’Ussi (Unione Stampa sportiva Italiana) tavola rotonda sul tema: "Le strade del futuro Grandi o piccoli eventi? Sport e turismo tra strategie ed opportunità"

Interventi di Gianni Vittorio Armani, presidente Ansa, Flavio Roda, presidente Federazione Italiana Sport Invernali, Valter Marin, presidente Unione Comuni della Via Lattea, Givanni Brasso, presidente Sestrieres Spa, Stefano Marroni, vicedirettore TG2, Luca Rolandi, Ussi, Pierangelo Molinaro, Aips Europa, modera Roberta Serdoz, Tg3.

Casa Olimpia, il contenitore dove si annodano i fili di storie passate e storie possibili, ospiterà anche una mostra di fotografie provenienti dall’archivio storico dell’Anas dal titolo "Le strade del Sestriere". Il ritratto di un paese che lavorava a idee semplici e chiarissime sul futuro da costruire, sul valore delle infrastrutture, sugli strumenti necessari per favorire l’azzeramento delle distanze. Era un umano bisogno quello di adoperarsi per avvicinare luoghi e persone e che si è tradotto nelle forme più evolute proprio attraverso lo sport e il turismo. Un attuale tema di riflessione, mentre resta ancora aperto il dibattito sull’importanza dei grandi eventi di sport e sui costi-opportunità di eventuali rinunce.

 

Il bianco come tema dominante. Il colore come sostegno all'idea.

Gisella Motta dipinge con la luce la forma della neve. Quel particolare agglomerato di acqua e aria che diventa esperienza concreta, materica. Quel freddo che non traspare dalle foto, ma che ispira calore ed è rassicurante. Gisella Motta ci trasmette l'idea che passa attraverso l'obiettivo della sua macchina. Dietro lo scatto il pensiero che l'Occhio umano attraverso quello meccanico può disegnare la realtà e modellarla secondo il suo desiderio. Particolari che passano inosservati, ma che circoscritti in una cornice ci raccontano della bellezza che ci circonda.

Nel monologo finale di American Beauty, film capolavoro di Sam Mendes, un Kevin Spacey morente ci dice che: "E' difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo… di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, vita. Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi: un giorno l'avrete". Passeggiando per la mostra capirete che quel giorno è arrivato e che c'è chi, quella bellezza, l'ha riconosciuta e fermata in un attimo eterno.

Dario Moricone