Sulla vetta del Lagazuoi apre Expo Dolomiti: spazio espositivo a 2.778 metri di quota
Costruito su una balconata naturale, sospesa tra roccia e cielo all'arrivo della funivia che dal passo Falzarego porta sulla vetta del monte Lagazuoi a 2.778 metri di quota, la nuova galleria nasce dalla ristrutturazione di quella che era prima l'officina della funivia.
«Saliamo in montagna, in cima alle Dolomiti, per vedere oltre e più lontano allargare l’orizzonte della nostra coscienza», ha detto Stefano Illing, ideatore del Lagazuoi Expo Dolomiti e presidente del Consorzio Cortina Delicious, che riunisce gli imprenditori dell'industria turistica della zona. «La montagna è una realtà fatta di valori ed emozioni. Nasce con l’obiettivo di trovare il luogo ideale dove accoglierli. La sfida, ora, è valorizzare questo luogo», ha aggiunto Illing.
Presenti all’inaugurazione, avvenuta venerdì 2 febbraio, anche l'assessore al Turismo e all’Ambiente del Comune di Cortina d’Ampezzo, Valerio Giacobbi, il sindaco di Selva di Cadore, Silvia Cestaro, e il presidente di Lagazuoi Spa, la società che gestisce la funivia, Marcello Menardi Demai.
La prima mostra allestita nel nuovo spazio (aperta fino al 2 aprile) si intitola "Ötzi e Valmo - Quando gli uomini incontrarono le Alpi". L'esposizione archeologica è la prima di tante iniziative in programma: si apre sul “tetto” delle Dolomiti una stagione di eventi, d’inverno come d’estate, con momenti di approfondimento e progetti in collaborazione con altre località e realtà legate alla montagna. Una serie di iniziative in grado di offrire uno sguardo nuovo sull’uomo e il suo rapporto con la natura, in un’ottica trasversale tra attualità e ricerca scientifica, artistica e storica.
La rassegna ripercorre i 2700 anni che separano questi due uomini. Ötzi, l'uomo venuto dal ghiaccio (Iceman), vissuto 5.300 anni fa in Val Senales a 85 km in linea d'aria dal Lagazuoi, la cui mummia è stata ritrovata sul ghiacciaio a 3.200 metri di quota, fornendoci un patrimonio di oggetti e informazioni uniche ed eccezionali sull'Età del Rame. E poi Valmo, l'Uomo di Mondeval, vissuto 8.000 anni fa vicino al passo Giau, a 2.150 metri di quota e a 8 km in linea d'aria dal Lagazuoi la cui sepoltura, unica e preziosa, racconta la vita di un cacciatore mesolitico sulle Dolomiti. La mostra illustra anche i cambiamenti climatici che hanno permesso la colonizzazione delle Alpi e condizionato il loro stile di vita.
«Un grazie da parte di tutta l’amministrazione del Comune di Cortina d'Ampezzo per questo progetto: l’espressione di una visione imprenditoriale focalizzata sul turismo, che punta a raccontare e far vivere la montagna in maniera diversa e innovativa», ha sottolineato l'assessore Giacobbi.
«Alla base della passione dei giornalisti Gis per lo sport, c’è l’interesse per la montagna, per la valorizzazione di un territorio e del suo patrimonio storico e culturale. Questo progetto è un’idea brillante per estendere la conoscenza della montagna “oltre lo sci” e oltre quello che si vede con gli occhi», ha sintetizzato Marino prima del taglio del nastro.
«Lagazuoi Expo Dolomiti è uno spazio per eventi culturali e convegni a quasi 3.000 metri di quota, nel cuore delle Dolomiti. Da qui si può ammirare un panorama eccezionale. Con questo progetto l’intento è di estendere questa visione al di là del panorama, per vedere oltre», ha detto Demai.
«Il Lagazuoi è un terrazzo privilegiato dal quale si possono ammirare i due luoghi dell’archeologia preistorica delle Dolomiti. Sede ideale per allestire questa mostra dedicata a Ötzi e Valmo, che è il frutto di un lavoro di squadra con Trame di Storia e l’Università di Ferrara, per far conoscere questa parte di storia poco nota: la presenza dell’uomo in alta quota», ha spiegato Diego Battiston, curatore della mostra.