I Mondiali di sci del 2021 a Cortina e le infrastrutture
Il convegno, valido per la formazione obbligatoria dell'Ordine dei giornalisti, ha aperto la settimana dei campionati italiani organizzati dal Gis nell'anno in cui l'Associazione dei giornalisti sciatori festeggia i suoi 60 anni. All'incontro hanno partecipato Francesco Jori, giornalista Gruppo L’Espresso, Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina d’Ampezzo, Flavio Lancedelli, presidente Regole d’Ampezzo, Valerio Giacobbi, assessore al Turismo e Ambiente di Cortina, Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Anas, Paolo Nicoletti, amministratore delegato di Fondazione Cortina 2021, Valeria Ghezzi, presidente Anef e Francesco Marino, Presidente del Gis.
Tutti i relatori hanno sottolineato le opportunità di crescita che potranno portare le gare iridate non solo a Cortina ma a tutta l'Italia. "Guardiamo con interesse all'eredità che lasceranno i Mondiali", ha detto il sindaco. "La rassegna deve essere una occasione gestita dal territorio, da noi, per dotare il Paese di infrastrutture che resteranno dopo l'evento. Noi guardiamo anche al 2022. Non è solo uno spot è la base su cui appoggiamo anche l'organizzazione".
I Mondiali "sono il pretesto per riqualificare e far crescere il territorio - ha sottolineato Nicoletti -. Il 2% sono opere che servono ai Mondiali: una nuova pista e la nuova area di arrivo della gara. Il resto rimarrà a Cortina e al territorio. Dei Mondiali beneficeranno tutti".
Tornando al progetto dell'Anas, Armani ha affermato: "E' un piano largamente condiviso, per oltre un anno e mezzo in oltre cento incontri con gli enti locali e la popolazione". L'amministratore delegato dell'azienda delle strade ha poi ricordato che c'è un iter autorizzativo in corso. "La commissione Via di Valutazione impatto ambientale è cambiata di recente - ha detto - ed ha chiesto più tempo per analizzare i progetti. Noi concordiamo con il ministero dell'Ambiente, per rendere questi interventi il più possibile compatibili con il territorio, con la bellezza di queste aree". Le conferenze di servizi, attese per il 30 gennaio, per analizzare i progetti delle varianti alla statale nei paesi di Tai, Valle, San Vito di Cadore e Cortina d'Ampezzo, sono state rimandate ancora, senza indicare la data. E' il quarto rinvio, dal 20 settembre scorso: prima al 27 novembre, poi al 10 gennaio, quindi al 30 gennaio, ora a una scadenza ancora da definire.
"Abbiamo sicuramente una macchina burocratica che potrebbe essere migliorata - ha ammesso Armani - ma è chiaro che le istanze dell'ambiente non possono essere derogate, in particolare in queste aree. Quindi il rinvio deve essere accordato e concordato. Noi siamo sicuri che gli interventi sono stati progettati nel modo più compatibile, concordati con gli enti locali, tavoli aperti, e per questo confidiamo nella qualità della nostra progettazione".