A Ronconi e Merlo i premi Montagnedoc con il Gis in giuria
con cui, martedì 4 giugno a Palazzo Birago di Borgaro sede della Camera di commercio di Torino, si è conclusa la terza edizione dell’iniziativa “Gli allenatori”, che il Gruppo Turin Marathon coordina e dedica ai temi del lavoro e delle professioni in montagna.
Alla cerimonia di consegna dei premi la Fisi era rappresentata dal vicepresidente nazionale, Pietro Marocco, mentre il Comitato Fisis Alpi Occidentali era presente con il presidente Pietro Blengini, il vicepresidente vicario Maurizio Poncet, il consigliere segretario Lorenzo Vettore e la Consigliera Elena Gaja. Il Gis, lo Sci Club Giornalisti Italiani Sciatori, era rappresentato dal presidente, il giornalista Rai, Francesco Marino. Anche il presidente nazionale dell’Uncem, Marco Bussone, ha voluto essere presente, per sottolineare l’importanza del turismo e degli sport invernali per l’economia delle vallate alpine piemontesi.
Uno dei “motori” del mondo dello sci alpino e dello sviluppo economico e sociale che esso garantisce è rappresentato dai maestri di sci e dagli allenatori. L’Italia e il Piemonte in particolare hanno il privilegio di annoverare alcuni tra i migliori tecnici al mondo, che lavorano per la Nazionale Italiana e per altre Federazioni europee e nordamericane. Agli allenatori, skimen e preparatori atletici piemontesi è dedicato appunto il Premio Montagnedoc, che il Gruppo Turin Marathon organizza in collaborazione con il Gis per segnalare il miglior coach e il migliore skiman piemontese di Coppa del Mondo e di Coppa Europa nella stagione invernale appena conclusa. I premi sono stati offerti da Alaxi Hotels, dal Consorzio Turistico Langhe Roero e da NH Collection.
L’edizione 2019 de “Gli allenatori” ha affrontato nella sua parte seminariale riservata agli addetti ai lavori il tema della sicurezza in montagna: la sicurezza sulle piste e dell’ambiente montano infrastrutturato, le responsabilità oggettiva e soggettiva, l’utilizzo di attrezzature e materiali per la messa in sicurezza delle persone e la messa in sicurezza del territorio.
La mattinata del 4 giugno a Palazzo Birago di Borgaro si è aperta con le sessioni tematiche:
- la sicurezza sulle piste e in generale in ambiente montano infrastrutturato: norme sulla costruzione di impianti di risalita, segnaletica, analisi, valutazione e prevenzione dei rischi, responsabilità oggettiva. Coordinatore: Sergio Gibelli dell’Arpiet
- la responsabilità oggettiva e soggettiva degli organizzatori in gare e competizioni in genere: prova liberatoria, responsabilità e liberatoria degli organizzatori di grandi eventi in generale, responsabilità dell’utente, responsabilità dei maestri, responsabilità oggettiva e soggettiva nell’agonismo. Coordinatore: Pietro Marocco, vicepresidente della Fisi
- attrezzature e materiali per la messa in sicurezza di atleti e semplici praticanti: la ricerca di materiali sul confort e la sicurezza sugli sci e in generale in ambiente montano, sistemi Abs e antivalanga, apparecchi Artva, attrezzature di emergenza, cardiofrequenzimetri, tute e abbigliamento protettivo per la sicurezza degli atleti e miglioramento delle performance. Coordinatrice: Ada Ferri
- la messa in sicurezza della montagna: le opere strutturali e la manutenzione, le tecnologie per il controllo del territorio (droni, telecamere, copertura telefonica), mitigazione dei rischi naturali (alluvioni, frane, smottamenti), ripristino dell’alveo dei corsi d’acqua, difesa e consolidamento dei versanti dei fiumi, azioni di prevenzione degli incendi, barriere protettive e cortine ad alta resistenza anticaduta. Coordinatrice: Paola Virano.
Le relazioni finali dei gruppi e la discussione generale sono state finalizzate a formulare proposte di legge e ordini del giorno da sottoporre alla nuova Giunta e al Consiglio Regionale che è stato eletto il 26 maggio scorso.