A Rulfi e Dalmasso il premio Montagnedoc a Sestriere


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Gianluca Rulfi e Stefano Dalmasso sono i vincitori dei premi Montagnedoc 2020 per il miglior allenatore e il miglior skiman piemontese di Coppa del Mondo indicati come ogni anno dal Gis. 


La premiazione si è tenuta sabato 29 agosto a Sestriere. Rulfi, direttore tecnico e allenatore responsabile delle squadre nazionali femminili italiane, è uno degli artefici dei successi dello sci italiano degli ultimi quindici anni e dopo le medaglie olimpiche di Goggia e Brignone nel 2018 ha portato nella scorsa stagione la campionessa valdostana alla conquista della Coppa del Mondo generale. Dalmasso ha un’esperienza più che trentennale nella preparazione degli sci da Coppa del Mondo e tra le atlete e gli atleti a cui ha preparato gli attrezzi ci sono Denise Karbon e il francese Clement Noel.

Gli Allenatori – Premio Montagnedoc è un evento realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, Uncem, Arpiet, Camera di Commercio di Torino, Fisi, Associazioni Maestri, Università di Torino - Unito e Suism, Turismo Torino e provincia oltre all’Associazione Giornalisti Sciatori Gis che ogni anno indica i nomi dei vincitori del premio.

 

 

Il gruppo Montagnedoc si è ricostituito con l‘obiettivo di fare comunicazione su temi quali montagna per lo sport, turismo e cultura istituendo parallelamente il premio al miglior allenatore e al miglior skiman piemontese di Coppa Europa e Coppa del Mondo. 

L’occasione di incontro diventa ogni anno motivo di riflessione e di confronto su alcuni temi di rilevanza e interesse legati al territorio montano in senso ampio (sviluppo tecnologico, sicurezza, istruzione, gestione delle risorse, alimentazione, produzioni agricole…). E’ una giornata di elaborazione e studio le cui conclusioni saranno motivo per articolare ipotesi di intervento ed eventualmente avviare proposte di legge adeguate.

L’argomento portante di questa edizione 2020 è stato “Scuola e Sport” . Il binomio “Scuola e Sport” è un elemento che concentra l’interesse di molteplici realtà: istituzionale, sportivo, sociale e questo sia in ambito pubblico sia privato. 

Questi in sintesi gli argomenti dei tavoli di lavoro:

• Scuole aperte allo sport – didattica e distanziamento sociale (Rostagno, Chiavegato, Charret): progetti educativi sinergici fra mondo scolastico e sportivo per realizzazione di percorsi che mettano al centro lo sport, lo sviluppo motorio e l’orientamento sportivo basato sulle attitudini dei singoli. In tale ambito è auspicabile fornire alle scuole adeguati esempi e incontri con testimonial sportivi per ispirare e motivare i ragazzi. Sviluppare modelli comportamentali che favoriscano la presenza fisica nelle scuole e in montagna in modo non contraddittorio per garantire sicurezza e relazioni sociali.

• Scuole di eccellenza sportiva montane (De Marchis, Merlin, Novara, Matheoud): ricerca di modelli formativi per conciliare le esigenze dei ragazzi-atleti e la loro formazione culturale/professionale; allargare l'offerta formativa a tutti gli indirizzi presenti in zona e sostegno strutturale per tutti. Orari flessibili compatibili le attività sportive e gli allenamenti in pista e impianti sportivi, allenamento a secco, recupero, tutoring e telescuola. Coinvolgimento di guide alpine, accompagnatori di media montagna, operatori specializzati in animazione ambientale, maestri di sci, istruttori e volontari del soccorso alpino.

• Scuola e montagna (Bussone, Orleoni, Rustichelli): portare nelle classi l’esperienza sul territorio della montagna. Diventa sempre più essenziale che nelle scuole di montagna si sviluppino percorsi educativi con pratiche operative legate al lavoro, alla manutenzione e alla costruzione di manufatti specifici dell’ambiente. E’ quindi necessario organizzare percorsi didattici teorici e pratici al fine di recuperare tradizioni e cultura dei lavori fondanti di montagna. L’esempio della cura dei muri a secco, della gestione economicamente sostenibile della risorsa bosco possono e devono diventare nuove strategie per procurare lavoro a vasti settori della popolazione e favorire l’integrazione. Il recupero delle borgate abbandonate può diventare una buona strategia se assegnate a coloro che cureranno il territorio.

• Sport e disabilità (Nasi, Jayme): formazione specifica a maestri, tecnici e accompagnatori necessaria per l’inclusione dei disabili fisici e psichici nello sport; accoglienza, infrastrutture e volontariato; promozione e apertura dello sport disabili al pubblico.

I premi Montagne sono stati offerti dal Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero, Gruppo Alaxi Hotels, NH Collection Piazza Carlina, Starhotels Majestic, Turismo Torino; targhe del Consiglio regionale del Piemonte e vini offerti dalla Regione Piemonte.